Durata: 7 ore | |
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Ci rimettiamo in navigazione per raggiungere in pochi minuti una delle gemme più preziose dell’area marina di Karaburun-Sazan. Si tratta della Grotta degli Illiri, anche chiamata Grotta di Haxhi Ali, in onore del leggendario pirata albanese vissuto a cavallo tra il 1500 e il 1600. Haxhi Ali, originario di Dulcigno, era solito utilizzare questa bellissima caverna come rifugio e quartier generale per i suoi uomini. Il pirata aveva infatti stretto un legame speciale con la popolazione locale. Lui difendeva le acque dagli attacchi di turchi, veneziani, inglesi e napoletani. Viveva da pirata, predando le navi che transitavano da queste parti. In cambio, i pastori e i commercianti della penisola lo rifornivano di materie prime.
L’isola di Sazan si trova al centro della Baia di Valona ed è la più grande di tutta l’Albania. Qui si sono succedute diverse dominazioni nel corso dei secoli. Prima sono passati i greci ed i romani, i bizantini e gli angioini di Napoli. A partire dal 1300 l’isola è entrata tra i possedimenti di alcune famiglie nobili albanesi, prima di essere conquistata dagli ottomani e dai veneziani. Ai primi del 1800 Sazan, assieme ad altre isole ioniche, è divenuta protettorato inglese, per essere contesa negli anni successivi tra greci e turchi. Nel 1914 il Regno d’Italia pose su Saseno un comando militare e nel 1920 l’isola passò agli italiani, che vi costruirono un faro e alcune fortificazioni, portando alcune famiglie di pescatori pugliesi ad abitare qui. Solo nel 1947 l’isola tornò definitivamente nelle mani dell’Albania. L’isola di Sazan oggiFormalmente l’isola di Sazan oggi è ancora una base militare, con diversi bunker attivi con camere e scorte di cibo. Di fatto però ci sono solo due soldati che pattugliano la sua superficie. A partire dal 2015, il governo albanese ha aperto Sazan al turismo, facendo entrare da maggio a ottobre flussi controllati di visitatori, in modo da non impattare eccessivamente sull’ambiente. Vista la ridotta presenza umana nel corso dei secoli, Sazan è di fatto un’oasi di pace, disabitata e incontaminata. A livello visivo l’unica traccia della presenza umana è rappresentata dalla fitta rete di tunnel sotterranei e bunker costruiti in epoca comunista. Li ha costruiti il regime comunista durante la Guerra Fredda - con il mondo diviso in due blocchi, la paura di una guerra nucleare era altissima.
• In caso di mal tempo il tour potrebbe subire variazioni o al massimo cancellato
• Se volete fare il bagno, vi suggeriamo di portare la crema solare, il costume e un telo mare
• I clienti sono pregati di presentarsi 15 minuti prima della partenza al meeting point indicato
• I tempi indicati e l'ordine delle visite sono soggetti a possibili cambiamenti dovuti a traffico, scioperi, condizioni meteorologiche, ecc
Punto d'incontro: Open google map | |
10:00 - Main Port of Vlora Vlorë (Port) |
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